Una chat unica in grado di gestire i messaggi di Facebook, Instagram e Whastapp contemporaneamente avrebbe sicuramente dei vantaggi, ma quali sono i rischi per la privacy?
Nell’ultimo periodo, da quando è cominciata l’emergenza COVID-19, sembra che Mark Zuckerberg debba fare almeno un annuncio a settimana: Facebook Shops, Whatsapp Pay, Instagram Reels e molto altro. Questa volta però la notizia non arriva direttamente dalla voce del creatore del social più famoso del mondo, ma da una fonte molto più umile: quella di Alessandro Paluzzi, sviluppatore che di recente ha pubblicato sul proprio profilo Twitter @alex193a alcuni dettagli che su una nuova funzione di chat unica che consentirebbe di scambiare messaggi fra le 3 principali piattaforme della società di Menlo Park, ovvero Facebook, Instagram e Whastapp appunto.
Di questa novità aveva già dato alcune anticipazioni Mark nel mese di marzo, anche se le aveva solo come ipotesi. Nello scenario da lui proposto questa chat permetterebbe a chiunque possieda un profilo su una delle tre applicazioni dette in precedenza di poter inviare un messaggio a tutti quelli che abbiano un account Facebook, Whatsapp o Instagram, senza alcuna limitazione. Sembra però che nella versione beta di Instagram analizzata recentemente da Paluzzi compaia la voce “Get Messenger in Instagram“, facendo intuire come questa funzione sia già in avanzata fase di sviluppo. Un simile servizio sarebbe di sicuro una rivoluzione, eliminando di fatto le barriere tra piattaforme e permettendo messaggi davvero istantanei. Le aziende soprattutto potrebbero beneficiarne moltissimo in quanto basterebbe mantenere aperto un singolo profilo per comunicare tramite un unico canale con tutti i propri clienti, sia potenziali che effettivi.
Dal punto di vista della privacy però questa nuova realtà non potrebbe non essere così idilliaca. Credo che nessuno si sia ancora dimenticato la scandalo di Cambridge Analytica di un paio di anni fa e, nonostante tutte le raccomandazione di Zuckerberg sul fatto che verrà utilizzato lo stesso sistema di criptaggio in uso su Whatsapp per prevenire furti e intercettazioni di dati, legare insieme così tante chat dove ogni giorno a livello globale vengono inviati miliardi di messaggi contenenti informazioni personali, comporta un serio rischio per la sicurezza in rete.
Personalmente sono convinto che Mark porterà avanti il progetto in ogni caso, sia che l’opinione pubblica lo sostenga sia che gli dia contro. I potenziali benefici si prospettano di gran lunga maggiori rispetto ai rischi, anche perché il potenziale business derivante da un tipo di comunicazione talmente ampia e diretta è teoricamente incalcolabile. Sarà il tempo però a dirci che strada prenderanno gli eventi.
Add a Comment