Nelle ultime settimane ho avuto modo di seguire un caso di comunicazione on line.
Netflix sembrerebbe voler spoilerare, se non stiamo a casa
Ecco, il caso di cui vi parlo è ormai famosissimo e Netflix te lo spoilera. Si chiamano Seine Kongruangkit e Matithorn Prachuabmoh Chaimoungkalo, e sono due studenti thai dell’Università di Amburgo.
Hanno ideato uno spot provocatorio, ma molto efficace, per scoraggiare le persone ad uscire da casa, non attenendosi quindi alle indicazioni richieste in tempi di covid.
Il loro progetto era quello di sensibilizzare le nuove generazioni, soprattutto i millenials, all’autoisolamento.
Cosa che hanno fatto anche loro.
Una volta terminata la loro strategia l’hanno proposta a Netflix Singapore, che l’ha però rifiutata. La filosofia dell’azienda è infatti contraria a ogni tipo di spoiler.
Quindi i due giovani hanno deciso di metterla ugualmente online, ma probabilmente non avrebbero mai immaginato che facesse il giro del mondo e soprattutto che le persone credessero che fosse una campagna vera.
Dicono i ragazzi che non avevano certamente intenzione di ingannare nessuno.
In ogni caso, il mondo del web è stato sommerso dalle immagini che vedono manifesti in giro per il mondo in cui sono scritti spoiler di alcune delle serie tv più influenti che si trovano sulla piattaforma Netflix.
Sembrava, in un primo momento, che la trovata di disseminare immagini con spoiler in giro per le città fosse stata voluta dall’azienda per scoraggiare le persone a muoversi da casa e non dover incorrere dunque a spoiler incredibili.
Invece erano stati i due giovani, che avevano propagandato questa fake news per cercare di far riflettere le persone in questo periodo difficile, in cui la crisi sanitaria dovuta al contagio e diffusione del covid-19 è sostanzialmente l’argomento più commentato.
È stato chiesto, saggiamente, ai cittadini, di rimanere quanto più possibile nelle proprie abitazioni, muovendosi soltanto per necessità.
Ma questo giustifica il condizionamento che hanno cercato di fare i due ragazzi?
Quanto è corretto, anche se per una campagna ragionata, decidere le scelte del prossimo, limitandone la libertà e la ragione individuale?
La campagna messa in atto anche se in un modo molto carino e simpatico credo dia comunque spunti di riflessione sull’etica e la limitazione della libertà di pensiero.
Ritengo sia fondamentale l’esercizio del libero arbitrio, questo in ogni occasione ma soprattutto in un momento storico come quello attuale, dove siamo inondati di informazioni che poi spesso vengono smentite e poi viene smentita la smentita.
Più di una volta ho espresso il mio pensiero su questo argomento, non vi fidate ne della notizia ne di chi dice che è una bufala, mi sono accorto con approfondimenti che alcuni personaggi deputati a verificare se una notizia è fake news o meno sono noti per aver creato loro stessi decine di bufale in tv.
Io starei molto attento a questo desiderio di alcuni di decidere per noi che cosa è vero o falso, cosa fare o cosa non fare, perché se decidono loro diventiamo burattini e certamente non avremo più la libertà.
Preferisco che la gente mi dica che ha visto un asino volare piuttosto che limitino la mia libertà di discernere cosa è vero e cosa no come stanno cercando di fare ora avendo instillato in noi.
La paura è l’abitudine a non avere la libertà.
Dove arriveremo?
Un giorno forse ci sembrerà giusto avere l’app per il tracciamento di ognuno di noi con il riconoscimento facciale ed il microchip sotto pelle?
Molte cose sono positive se le scegliamo da liberi, ma se le scegliamo sotto effetto della paura e della rabbia rischiamo di fare la scelta sbagliata.
Occhio, quindi, urge essere equilibrati non estremisti, non c’è solo o bianco o nero.
Quindi rimanete a casa ma non per paura dello spoiler, ma, solo per scelta ragionata!
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