La Skullbreaker Challenge è solo l’ultima di questa lunga lista di “giochi”, ma che si differenzia dalle altre per alcuni aspetti a dir poco allarmanti. Non è certo la prima volta che sentiamo parlare di sfide online lanciate come gioco che rischiano poi di sfociare in gesti pericolosi. Al contrario di quanto avviene di solito in questo tipo di azione, dove sono gli stessi partecipanti a correre volontariamente dei rischi, qui ad essere a rischio è una “vittima” del tutto inconsapevole di quanto sta per accadergli.
Skullbreaker Challenge: come funziona?
Gli eventi si svolgono in questo modo: due ragazzi, che partecipano alla sfida ben sapendo di cosa si tratta, coinvolgono un terzo soggetto che è all’oscuro di tutto. Fatto questo i tre si allineano orizzontalmente con il ragazzo-bersaglio al centro e iniziano a saltare a turno, mentre un “complice” degli altri due riprende tutta la scena. Arrivato un momento in cui il ragazzo al centro si trova a mezz’aria durante un salto, i due ai lati con un movimento simile ad uno sgambetto spingono con forza le gambe di quest’ultimo verso l’alto, che non può far altro che cadere di schiena. L’impatto, date la spinta del salto e quelle del doppio sgambetto, risulta spesso molto violento e con il serio rischio che il malcapitato sbatta la testa con conseguenze estremamente gravi.
Genitori preoccupati per la Skullbreaker Challenge
Lanciata su TikTok poco tempo fa, la Skullbreaker Challenge sta già diventando virale e causando immense preoccupazioni fra i genitori. In molte chat di gruppo fra adolescenti girano già diversi video che mostrano ragazzi e ragazze impegnati nel portare a termine la sfida e le conseguenze per chi, suo malgrado, finisce in mezzo a tutto questo senza sapere quanto sta per capitargli. Possiamo sperare che questa moda delle “challenge” sempre più violente vada scemando, ma senza una corretta educazione sia digitale che personale la catena di sfide pericolose non finirà mai.
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