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Strade deserte: il traffico si sposta in rete

Strade deserte, il traffico si sposta in rete: come cambiano le strategie di marketing ai tempi del Covid-19.

Durante questo particolare periodo, quello di quarantena, abbiamo probabilmente avuto una percezione distorta di alcuni dati, che faranno sicuramente riflettere l’opinione pubblica e il web, ma che, in questo momento non sono ancora percepiti come temi principali nell’agenda di internet e della comunicazione digitale.
Di cosa sto parlando? Di campagne elettorali, di rivoluzioni in termini di lavoro e gestione delle risorse finanziarie.

Il Coronavirus è ancora l’argomento più importante, ci fa intravedere gli altri temi ma non li mette ancora in scaletta come il primo pensiero.
Mi fa però molto riflettere il concetto di Strade deserte, di cui sentiamo parlare da ormai quasi due mesi.
Deserte per una nobile causa che ci rende responsabili a vantaggio della collettività.

Ma un secondo pensiero va al fatto, ovvero che seppur deserte, hanno visto transitare un flusso grande, enorme di risorse, di pensieri, di progetti e di campagne di marketing.

Strade deserte, cuori uniti

Queste sono cambiate in modo esponenziale, da quando è iniziata questa emergenza sanitaria.
In questi mesi di blocco fisico ma non professionale, infatti, possiamo osservare una vera rivoluzione del mondo delle aziende e dei pubblicitari e del modo di porsi al proprio pubblico nel mondo digital e social.

La curva dell’adozione della tecnologia è un iperbole in crescita oltre ogni aspettativa, e sono convinto che chi non è preparato subirà non pochi danni.

Dati alla mano possiamo davvero evincere che questi due settori stanno completamente sorpassando e destabilizzando le percezioni di marketing che siamo stati abituati a conoscere e utilizzare. Sono certo che, da questo momento storico in poi, lo saranno ancora di più.

Infatti, possiamo trarre delle lezioni da questa esperienza.

L’emergenza Covid-19 lascerà segni indelebili sulla nostra società e quindi anche sul modo di comunicare dei marchi. Questa esperienza donerà però ai brand nuovi approcci di comunicazione, centrati innanzitutto sulla volontà di dialogo,  sul valore dell’essere umano, su valori e principi fondamentali in questo periodo, che includono ovviamente il business ma che lo raccontano in modo familiare, quasi affettuoso. E un cliente coccolato è un probabile cliente fidelizzato.

Strade deserte, cuori vicini e ambizioni per il proprio business eticamente migliori. 

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